La storia di Chantecler nasce da un gesto semplice e potente: nel 1944, in pieno dopoguerra, Pietro Capuano dona una campana di bronzo al presidente Roosevelt come simbolo di pace e gratitudine. Quella campana, impressa di simboli capresi e speranze universali, è la scintilla da cui prenderà vita un’idea destinata a lasciare un segno indelebile. Tre anni dopo nasce infatti la boutique di Capri, e da lì comincia un’avventura che intreccia creatività, spirito isolano e incontri straordinari.
“Chantecler”, racconta Maria Elena Aprea, direttrice creativa dell’azienda, “è sempre stato questo: un’idea che nasce dal cuore dell’isola, e che diventa emozione da indossare. Il nostro modo di fare gioielleria non è mai stato legato alle mode, ma a un modo di essere, di sentire Capri, di raccontarla attraverso un oggetto. La Campanella, da quel primo esemplare del ’44, è diventata un simbolo di bellezza, un talismano di buon auspicio, un piccolo suono che racchiude un’emozione.
Nel racconto di Maria Elena Aprea, direttrice creativa di Chantecler, emerge l’essenza profonda di un’azienda che, pur proiettata in un contesto internazionale, resta saldamente radicata all’Isola e ai valori che l’hanno fatta nascere. “Oggi, anche se siamo presenti in tutto il mondo, continuiamo a lavorare come una famiglia. Capri resta il nostro centro emotivo e creativo. Guardiamo al futuro con rispetto per ciò che siamo stati e tanta voglia di evolvere: nuovi mercati, nuove collezioni, ma sempre lo stesso spirito. Ogni creazione è un frammento dell’isola, una piccola storia da raccontare con le mani, con la luce delle pietre, con il sorriso di chi la indossa”.
Proprio da questo legame autentico nasce il sostegno a That’s Amore. Per Chantecler, supportare la cultura significa rinforzare e valorizzare la bellezza di Capri: promuovere l’arte, la musica, la solidarietà è un modo per celebrare le sue radici, rinnovare lo spirito dell’isola e condividere con il mondo ciò che rende Capri un luogo unico e straordinario.
In ogni creazione di Chantecler risuona ancora quella campana del 1944: un suono che parla di pace, eleganza, memoria, speranza e futuro.