L’estate a Capri: un bilancio di quella appena trascorsa e prospettive per quella futura

Nell’intervista con Luciano Bersani, presidente di Ascom Capri, parliamo di strategie di rilancio del turismo e della possibilità di allungare la stagione

L’estate del 2021 è trascorsa all’insegna delle riaperture in tutta Italia, e così è stato anche sull’Isola di Capri. E’ stata una vera boccata d’aria fresca sia per la popolazione, che ha potuto tornare a svolgere le consuete attività negate nei molti mesi di pandemia, sia per le attività commerciali; le quali, però, hanno dovuto lavorare molto per poter garantire la massima sicurezza ai propri clienti. Per tracciare un bilancio di questa stagione e capire quali saranno le strategie da adottare nei prossimi mesi, abbiamo intervistato Luciano Bersani, presidente di Ascom Capri.

Ci racconti le sue impressioni sull’estate appena trascorsa sia come presidente di Ascom Capri, sia come imprenditore e dunque rappresentante della categoria.

“L’estate è andata decisamente meglio delle previsioni; ovvio che questi dati siano dovuti anche al fatto che, rispetto al 2020, nel 2021 si sia potuto partire prima, ma i risultati sono comunque notevoli. Ciò è stato anche grazie all’aver reso l’isola Covid free, una grande opportunità che ci ha dato la regione, il ché ha fatto sì che arrivasse una grande affluenza a Capri della quale si sono avvalse specialmente le attività ricettive e di ristorazione.

Come imprenditore dico che siamo soddisfatti, ovviamente non ci sono ancora i numeri del 2019 o del 2018, ma stiamo andando molto bene”.

Vi aspettavate questi numeri, vista la situazione di giugno incerta? Capri si è fatta trovare pronta?

“Sicuramente non ce l’aspettavamo, ma la forza dell’imprenditoria è stata anche quella di sopportare e supportare questi numeri, devo dire molto significativi, che abbiamo raggiunto specialmente nel periodo di luglio e agosto. Alla fine è andato tutto per il meglio; ovvio che non era semplice programmare in questo clima di incertezza, ad esempio il numero dei collaboratori necessario, così come molti altri fattori… ma credo che ci sia stata una adeguata risposta”.

Quali sono i margini di miglioramento e quali crede siano le strategie da adottare per ottenerli?

Confidiamo che dall’anno prossimo ci possa essere una ripartenza già da aprile; inoltre dovrebbe tornare anche un turismo extraeuropeo, ad esempio dall’America o dall’Australia, che quest’anno è di nuovo venuto meno. Questo a causa delle restrizioni che ci sono state a livello internazionale, che hanno fatto sì che molti turisti abituali non potessero venire a Capri. Poi ci sarà da affrontare il problema dei gruppi navi crociera: il settore crocieristico ha sofferto molto, ma quest’anno abbiamo visto come già da fine agosto in avanti si sia mosso anche questo settore e con gruppi più grandi dall’anno scorso. Il prossimo si spera possa cominciare molto prima, e dunque bisognerà, a livello di programmazione dell’estate, far si che traffico e viabilità siano organizzati nella maniera più adeguata, in modo da non avere problemi.

Il green pass a nostro parere è stato uno strumento importantissimo: l’isola è quasi totalmente vaccinata, e questo dà sicurezza a chi vuole trascorrervi le vacanze; questo boom inaspettato di turismo in tutta la Campania forse proviene proprio dal fatto che la regione ha spinto molto sulla campagna vaccinale. Bisogna continuare su questi fronti, in quanto il turismo è un settore fondamentale per tutta la regione e noi in questo dobbiamo arrivare prima di tutti gli altri: abbiamo siti fantastici, isole bellissime, insomma abbiamo gli strumenti per incrementare non solo il turismo stagionale ma per far si che la Campania, e Napoli in primis, siano attrattive tutto l’anno”.

A proposito di questo, molti imprenditori capresi parlano di un settembre con numeri fortissimi così come per gli inizi di ottobre; noi del portale crediamo fortemente che tutti uniti si potrebbe, con una adeguata programmazione e unendo le forze, allungare la stagione turistica anche fino all’Epifania. Lei che ne pensa?

A mio parere bisogna ragionare a piccoli passi. La cosa importante è riuscire, in territori come Capri, Ischia, Procida, dove siamo vincolati alla stagionalità e al bel tempo, ad avere un buon afflusso da aprile fino a fine ottobre. Negli ultimi anni a Capri la stagione partiva da maggio, una volta perfino Pasqua segnava l’inizio dell’estate, poi poco alla volta si è spostata. E’ importante occupare la nostra stagione in quei 6/7 mesi; dopodiché si può pensare di allungarla anche a novembre e dicembre, ma dipende da tanti fattori che non derivano solo da Capri, ma dalle potenzialità di Napoli e del golfo, in modo da incentivare anche le strutture alberghiere a restare aperte.

Adesso vedo che c’è già molta consapevolezza: tante strutture andranno avanti fino a fine ottobre, ed è già un grande successo; altre rimarranno aperte anche durante il periodo invernale. Ritengo che, per avere richieste di pernottamento e raggiungere questi obiettivi, sia fondamentale che non solo Capri, ma anche l’area intorno si muova in questa direzione; più la regione si attiva, più turismo abbiamo, e con esso la possibilità di calendarizzare in avanti. Insomma non può essere soltanto un fatto isolato: nel momento in cui gli alberghi non hanno più richiesta, gli esercizi commerciali che vi ruotano attorno e lavorano solo con il turismo saranno costretti a chiudere. Non mi aspetto certo che già dall’estate prossima si possa restare aperti fino a dicembre, ma credo che con una programmazione giusta sul lungo periodo possa funzionare e si possa arrivare a tirare avanti fino a Natale e anche oltre”.

Quale ruolo crede giochino gli eventi nel rilancio dell’economia di Capri?

“A mio parere il turismo è come un mosaico fatto di tanti tasselli; chi viene a Capri lo fa perché è il luogo più bello del mondo, e sa che qui può trovare di tutto per vivere un’esperienza a 360°, dalla cultura alla gastronomia, per fare un giro in barca ma anche per stare seduto in piazzetta. E’ ovvio che se ci sono eventi importanti questo non fa altro che incrementare l’offerta per il turista, e aumenta la possibilità di scelta di varie esperienze. Credo sia importante puntare su eventi di varia natura, non solo culturali, ma anche di puro intrattenimento, anche con fini importanti come raccolte fondi per il sociale. Eventi come questo d’altronde ci sono stati, e hanno avuto un grande successo, il ché dimostra che possono essercene sicuramente degli altri”.

Quali sono i prossimi obiettivi di Ascom Capri?

Ciò che in primis mi ero prefisso era di riportare in Ascom tanti imprenditori ed esercizi commerciali che non c’erano, e stiamo lavorando in questa direzione. Aldilà della strategia sindacale puntiamo sempre a essere una sorta di richiamo per l’amministrazione affinché quelle che sono state le carenze degli ultimi anni possano, con l’inverno che abbiamo davanti, essere sanate. Abbiamo ad esempio avuto carenze di trasporto, quest’anno dovute a tanti fattori, probabilmente in primis l’inaspettata affluenza sull’isola; mi auguro che dall’anno prossimo l’amministrazione cerchi di fare in modo che questa e altre pecche vengano risolte. Insomma l’obiettivo è sempre quello di migliorare e migliorarci”.

Cosa si aspetta dalla prossima estate?

“Ci auguriamo un’estate felice e tranquilla, che inizi prima e che lasci soddisfatti tutti i nostri clienti”.

 

Articolo a cura di Stefano D’Alessandro – Foto: Capri Press

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