L’associazione That’s Amore Capri è composta da imprenditori locali da sempre impegnati in attività filantropiche. Il loro impegno e la loro dedizione permette di realizzare eventi unici, che regalano grandi emozioni ai partecipanti e portano valore all’isola. Abbiamo avuto il piacere di intervistare l’ingegner Giuseppe Aprea, l’ultimo che ha deciso di aderire alla causa, che ci ha raccontato della sua esperienza e delle attività dell’associazione.
Com’è avvenuto il suo incontro con That’s Amore capri?
“Il mio incontro con l’associazione è avvenuto in maniera molto naturale. Valerio Pagano, uno dei soci fondatori nonché direttore artistico della rassegna, mi ha parlato delle attività di That’s Amore Capri; da subito sono rimasto affascinato da quello che era già stato realizzato, dalle potenzialità dell’associazione e dall’impegno profuso dai suoi soci. Tutte queste motivazioni mi hanno portato ad unirmi a questa grande squadra”.
Cosa l’ha spinta ad aderire al progetto?
“Il principale motivo che mi ha spinto ad entrare nell’associazione è stato ovviamente il fine benefico del progetto. A questo però si è aggiunto anche il fatto di aver incontrato un team di persone speciali, che dimostra quotidianamente grande passione e professionalità nelle attività che svolge, e con cui è davvero un piacere collaborare”.
C’è un momento delle scorse edizioni che ricorda con maggiore interesse?
“Anche se non facevo ancora parte dell’associazione, ho seguito gli eventi della rassegna fin dagli esordi, anche perché già collaboravo, con la mia società AGI srl, per quanto riguarda la parte tecnica e progettuale, preparando anche la modulistica da presentare agli enti preposti. L’evento che ricordo con maggiore emozione è quello realizzato a La Canzone del Mare, in occasione dell’edizione 0, con Paolo Ruffini ed i ragazzi della Compagnia Mayor Von Frinzius. È stata una serata magica, dove l’energia e la passione di questi ragazzi hanno toccato il cuore di tutti i presenti”.
Cosa si aspetta dalla rassegna quest’anno?
“Quest’ anno abbiamo un programma davvero ricco, pieno di eventi interessanti e che si protrarrà fino a dicembre. Ora si tratta di tirarsi su le maniche e collaborare, per ottenere insieme il massimo successo”.
Quale valore aggiunto crede che possa portare la rassegna a Capri?
“Credo che la lezione più importante che ci lasci questa rassegna sia mostrarci come fare beneficenza faccia bene prima a chi la fa e poi a chi la riceve. Ti aiuta ad empatizzare con i problemi delle persone, a comprendere situazioni con cui magari non sei direttamente a contatto, e a sviluppare una maggiore sensibilità e consapevolezza sociale”.
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