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La cucina emozionale di Lorenzo e Maria Elena

Fin dall’inizio dell’ottocento, pittori russi, danesi e tedeschi approdarono nella Marina di Mulo, dove gli imperatori romani avevano costruito un molo per le loro quadriremi e liburne, navi che collegavano l’isola con Baia e Napoli.
 
A questi artisti, che dipingevano l’incanto di quel paesaggio sirenico, i pochi abitanti di quel piccolo borgo marino offrivano sempre un bicchiere di vino, per ospitalità.
 
Per decenni, in quella Piccola Marina hanno abitato poche famiglie: i Desiderio (Marzianiello), gli Spadari, gli Arcucci, i Mellino e gli Albanese.
 
Il capostipite della Famiglia Albanese, Ciro, nei primi anni del ‘900, fondò il primo stabilimento di Marina Piccola a Torre Saracena, affidandolo poi alla gestione di suo figlio Giovanni.
 
Successivamente, sempre nei primi anni del 1900, creò delle cabine dove adesso sorgono i Bagni Internazionali e, negli anni trenta del ‘900, la gestione passò al figlio Salvatore. Lui e Maria Mellino, chiamata da tutti la “Sirena della Piccola Marina”, ampliarono poi la struttura, aggiungendo nuovi locali per meglio accogliere i nuovi turisti estivi alla ricerca di mare e sole.
 
Ancora adesso, il sapore di mare e i sapori di Capri spirano leggeri al ristorante da Ciro e ai Bagni da Maria, a Marina Piccola. Antiche ricette delle cucine capresi, tramandate gelosamente da nonna a nipote, prendono vita ogni giorno su queste terrazze con vista sui Faraglioni Stella, Di Mezzo e Scopulo, giganti di roccia e sentinelle dell’isola sirenica.
 
Lorenzo Gargiulo e Maria Elena Federico sono gli eredi di questa antica tradizione gastronomica isolana. Lorenzo, chef anacaprese, vive tra i fornelli dall’età di tredici anni. “Lavoro in questo ristorante da ventiquattro anni – sottolinea con orgoglio – e in  tutto questo tempo ho sempre proposto ai miei affezionati clienti una cucina tradizionale, fatta di gusto e sapori tipici”.
 
Sono i preziosi doni del mare e delle campagne di Capri le materie prime che sono ogni giorno presenti nella cucina di Lorenzo. “In inverno – continua, sorridendo con garbo – nella mia cucina di casa sperimento nuovi piatti con quello che coltivo nell’ orto e con i pesci che gli amici mi regalano. La mia famiglia è il mio integerrimo giudice”.
 

Questa saporita cucina mulese, che ha incantato nel tempo principi e regine, poeti e pittori famosi, è fatta con devozione, discrezione e passione.

 
Il menù del ristorante da Ciro è un magico incontro tra il mare e la natura caprese: gli spaghetti alla Nerano, il risotto con gamberoni e limoni capresi, gli scialatielli con pomodorini gialli e gamberoni rossi, sono i piatti più amati dai suoi clienti. Ma una delle specialità, che al meglio celebra questo connubio tra mare e campagna, è la corteccia con cozze ed asparagi selvatici capresi. “Questo piatto – dice sorridendo Lorenzo – è una sinfonia di sapori e colori; è un raviolino che esalta la natura di Capri e i tuoi sensi.
 
Ma è la pasticcieria l’antica passione dello chef Lorenzo “La mia torta ricotta e limoni non manca mai nel menù che ogni mattina prepariamo con il maitre”.
Ma i Bagni Internazionali, gestiti con amore da Antonino Vaccaro, discendente della stirpe degli Albanese, con la sua famiglia, ha anche una terrazza del gusto, dove regnano Maria Elena Federico e le sue vulcaniche collaboratrici ed amiche.
Parlando con Maria Elena, la mente vaga nei sapori della nostra infanzia e gioventù, quando le nonne e mamme ci coccolavano con i lori piatti e merende.
“Faccio preparare da un antico forno anacaprese questi speciali bruschettoni e lefreselle al finocchietto, che impreziosisco con formaggi, verdure, salumi es erbe selvatiche della natura caprese.
 
Questi crostoni profumati e delicati nel gusto, ogni anno s’arricchiscono di una new entry: “L’anno scorso, in onore di una mia cara cliente, creai il Crostone Susan, con pesto di limone fatto in casa, pomodorino caprese, origano e basilico fresco, scaglie di parmigiano, verdure miste e patate. Quest’anno ho creato il Crostone Lighea, la sirena caprese, con patè di olive nere anacapresi, pomodorini di Tiberio, tonno, rucola isolana e capperi di Mesola”. Nel ricco menù di questa oasi del gusto sul mare (snack bar non rende l’idea), le parmigiane di melanzane e la famosa pizza Monacone non mancano mai.
 
Salutando Lorenzo, Maria Elena ed Antonino, ho capito che il cibo è anche un magico e segreto luogo della nostra mente, fatto di ricordi e felicità.
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